Dietrofront della Corte d’Appello di Palermo: riconosciuto il risarcimento del danno ai docenti di religione precari
La Corte d’Appello di Palermo, adempiendo alle sentenze di Cassazione, ha riformato le precedenti cinque sentenze negative, affermando, in diversa composizione, il diritto di ben 25 insegnanti di religione al risarcimento del danno per l’utilizzo abusivo dei contratti a tempo determinato, per oltre un triennio.
I venticinque ricorrenti, sostenuti dalla Fgu/Snadir, hanno ottenuto il giusto risarcimento del danno -compresi gli interessi legali- in quanto costituisce abuso dei contratti a termine “il protrarsi di rapporti annuali a rinnovo automatico o comunque senza soluzione di continuità per un periodo superiore a tre annualità scolastiche, in mancanza di indizione del concorso triennale”.
Le sentenze hanno ripreso le motivazioni della CGUE del 13 gennaio 2022 e delle 43 sentenze di Cassazione, ribadendo che la reiterazione pluriennale dei rapporti di lavoro dei docenti di religione cattolica non di ruolo, assunti con contratto a termine oltre i 36 mesi per esigenze durevoli è da considerarsi abusiva perché non risponde a ragioni obiettive.
“È palese, ribadita e conclamata - afferma Orazio Ruscica, segretario nazionale dello Snadir - la necessità di accelerare i tempi di pubblicazione dei due bandi di assunzione, ordinario e straordinario, in modo da interrompere la prassi che ha portato in questi anni alla reiterazione abusiva dei contratti a tempo determinato e il fiorire di sentenze a favore dei docenti di religione precari”.
Lo Snadir continua ad avviare azioni legali finalizzate alla tutela dei docenti precari di religione: per informazioni puoi scrivere all’indirizzo email dedicato ricorsi@snadir.it
Snadir - Professione i.r. - 17 ottobre 2023 - h.17,50