Due decreti di Cassazione a favore dei ricorrenti

 Stavolta si vince per la rinuncia del Miur!

Buone notizie. Ancora. Come prima e più di prima, adoperando i versi di una nota canzone. La Cassazione ha rigettato il ricorso del Miur avverso la sentenza di Corte d’Appello favorevole ai docenti di religione precari. E sin qui, visto che è già accaduto per altre 43 volte, nessuna sorpresa. Stavolta però, il ricorso è stato rigettato “perché manifestamente infondato” e con tanto di esplicito invito a chiuderla lì perchè se il Ministero avesse inteso procedere ulteriormente,  in aggiunta alla conferma del danno per reiterazione abusiva dei contratti a tempo determinato dei docenti di religione precari per oltre 36 mesi, l’Alta Corte avrebbe applicato ulteriori sanzioni per responsabilità aggravata, ai sensi dell’art.96 c.p.c., per pretestuoso esperimento del ricorso per Cassazione!

Un avvertimento sin troppo chiaro. Tanto che il MIM ha rinunciato al ricorso, ha issato bandiera bianca, si è arreso e così la Cassazione ha confermato le sentenze in Corte d’Appello che, riprendendo le motivazioni della CGUE del 13 gennaio 2022 e delle altre 43 sentenze di Cassazione, ribadiscono che l’indefinito rinnovo dei contratti a tempo determinato otre i 36 mesi per esigenze durevoli rappresenta un abuso e non risponde a ragioni oggettive.

A questo punto, appare ancora più illogica e incoerente la scelta del ministero di prorogare ulteriormente la pubblicazione dei due bandi di assunzione, ordinario e straordinario. Nell’attesa che il Ministero comprenda la gravità e le conseguenze della sua scelta, lo Snadir continuerà ad avviare azioni legali finalizzate alla tutela dei docenti precari di religione: per informazioni puoi scrivere all’indirizzo email dedicato ricorsi@snadir.it

 
 
 
Fgu/Snadir - Professione i.r. - 10 novembre 2023 - h.18,45
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