Il nuovo contratto per il comparto scuola: un accordo raggiunto sulla base del "dateci gli arretrati e poi ne parliamo"

Il nuovo contratto per il comparto scuola: un accordo raggiunto sulla base del "dateci gli arretrati e poi ne parliamo"


   Il 7 ottobre 2007, dopo circa 650 giorni di vacanza contrattuale (il precedente contratto economico è scaduto il 31 dicembre 2005), è stato siglato il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (C.C.N.L.) per il comparto scuola per il quadriennio giuridico 2006/2009 e - per la sola parte economica - per il biennio 2006/2007.
   Quindi la sigla del nuovo contratto si colloca a ridosso della scadenza contrattuale  biennale del 31 dicembre 2007; cioè chiuso questo contratto ci dovrebbero già essere a disposizione nuove economie per l'accordo del prossimo biennio economico 2008/2009. Ma a quanto pare il Governo sembra restio a tirar fuori nuove risorse da mettere a disposizione per il prossimo contratto, tant'è vero che nella Finanziaria 2008 neppure un euro è stato stanziato per il prossimo biennio economico 2008/2009. Ed è qui il senso della sigla al contratto e della proclamazione dello sciopero per la fine del mese di ottobre.
Torniamo però al contratto siglato il 7 ottobre scorso.
Dopo mesi di stagnazione la contrattazione tra l'Aran e le Organizzazioni sindacali riprende a metà settembre e si trascina con fatica fino alla fine dello stesso mese. I
l 4 ottobre scorso viene avviata una trattativa no-stop sul contratto scuola che viene chiuso il 7 ottobre. Cosa è successo? Qual è stata la molla che ha di fatto accelerato la sigla del contratto?
   I Ministri Padoa Schioppa e Fioroni fanno inserire all'art.15 del decreto legge n.159 collegato alla Finanziaria una spesa ulteriore di un miliardo di euro per i contratti pubblici oltre a quella già prevista dalla Finanziaria dello scorso anno.
   In sostanza i due Ministri buttano sul piatto del contratto scuola la retrodatazione al 1° febbraio 2007 degli aumenti previsti al 31 dicembre 2007; cioè oltre ad avere al 1° febbraio 2007 l'aumento medio mensile di 42,97 euro lordi per i docenti di scuola dell'infanzia/primaria e di 48,18 euro lordi mensili per docenti di scuola secondaria superiore, i due Ministri aggiungono rispettivamente altri 49,00 euro lordi mensili e  56,61 euro lordi mensili.
   Ma la decisione deve essere presa in tempi ristretti; infatti, la clausola del collegato alla Finanziaria prevede che il miliardo di euro potrà essere a disposizione soltanto per i contratti firmati definitivamente entro il 1° dicembre 2007. Poiché la verifica delle Ipotesi di Contratto deve essere effettuata entro 55 giorni dalla sigla del contratto, le Organizzazioni sindacali sono costrette a sottoscrivere l'ipotesi di contratto entro il 6/ 7 ottobre per non perdere  questi ulteriori risicati aumenti.
   Tutto questo ha costretto le Organizzazioni sindacali a rinviare ad altre sequenze contrattuali importanti norme che avrebbero richiesto ponderate riflessioni e  significative decisioni condivise, come ad esempio l'equiparazione tra insegnanti a tempo indeterminato e quelli a tempo determinato. Un impegno che noi abbiamo diverse volte fortemente proposto; nell'ultimo congresso affermai infatti  che l'estensione della progressione economica di carriera era una necessità per poter fornire al momento della pensione una media contributiva adeguata.
   L'impegno dello Snadir ha consentito che nel contratto venisse garantito il diritto dei docenti di religione all'inquadramento stipendiale, alla ricostruzione di carriera ed alla equiparazione ai docenti a tempo indeterminato per tutto quanto riguarda le assenze ed i permessi.
   E' un contratto, però, che rivela una logica di mercato: il Governo ha presentato l'offerta, le Organizzazioni sindacali dovevano prendere o lasciare. E' un contratto con risorse striminzite che non consentono un reale avvicinamento alle retribuzioni europee dei docenti. E' un contratto che scippa l'indennità di vacanza contrattuale, rinviando la stessa alla contrattazione. E' un contratto che riscrive ciò che già è stato precisato precedentemente negli accordi di interpretazione autentica.
   E' un contratto che certamente rivaluta i compensi per le ore aggiuntive; riteniamo davvero importante aver definito il compenso per le ore aggiuntive dei corsi di recupero nella misura di 50 euro lorde. Ed è altrettanto importante aver stabilito che l'orario di insegnamento obbligatorio (25 per l'infanzia; 22+2 per la primaria; 18 per la secondaria) potrà essere preteso dal Dirigente scolastico soltanto entro il calendario delle lezioni stabilito da ciascuna Regione (data inizio e fine delle lezioni), cosicché ogni ulteriore attività deliberata dovrà essere liquidata con una retribuzione aggiuntiva.
   Ma è comunque un  contratto del "dateci gli arretrati e poi ne parliamo". Tutto ciò non fa bene ad una scuola che aspira a riconoscere e a valorizzare il lavoro dei docenti, che  sono "gli attori chiave in tutte le strategie volte a stimolare lo sviluppo della società e dell'economia". Ma di questo forse si comincerà a discutere, se i  Ministri Padoa-Schioppa e Fioroni vorranno, da gennaio 2008.

Orazio Ruscica

Snadir - mercoledì 24 ottobre 2007

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