Il Senato approva un ddl che affossa la buona scuola …… e sui docenti di religione Renzi fa come Ponzio Pilato

 Il Senato approva un ddl che affossa la buona scuola

…… e sui docenti di religione Renzi fa come Ponzio Pilato
 


Il Governo, ponendo la questione di fiducia, ha privato il Senato del legittimo diritto di emendare il disegno di legge in questione, pertanto ieri pomeriggio (25 giugno 2015)  è stata approvata una riforma della scuola (159 voti favorevoli e 112 contrari) che potremmo tranquillamente definire aziendalistica e “al risparmio”. La tanto attesa assunzione dei precari (a settembre 2015) riguarderà solo 52.000 docenti, mentre al 1° settembre 2016 ne saranno assunti altri 48.000, senza comunque (probabilmente) “esaurire” le graduatorie.  Le richieste avanzate in questi mesi dai docenti di religione non sono state accettate: infatti l’emendamento 10.0.6 -  che avrebbe permesso all’insegnamento della religione di far parte dell’organico dell’autonomia -  non è stato accolto (così come gli altri 2.500 emendamenti).
L’atteggiamento di indisponibilità di Renzi si scontra con quanto da lui stesso dichiarato nella mozione per la sua candidatura a segretario del PD nel dicembre 2013; in quell’occasione affermò: “Abbiamo permesso che si facessero riforme nella scuola, sulla scuola, con la scuola senza coinvolgere chi vive la scuola tutti i giorni. Non si tratta solo di un autogol tattico, visto che comunque il 43% degli insegnanti vota PD. Si tratta di un errore strategico: abbiamo fatto le riforme della scuola sulla testa di chi vive la scuola, generando frustrazione e respingendo la speranza di chi voleva e poteva darci una mano. Il PD che noi vogliamo costruire cambierà verso alla scuola italiana, partendo dagli insegnanti, togliendo alibi a chi si sente lasciato ai margini, offrendo ascolto alle buone idee, parlando di educazione nei luoghi in cui si prova a viverla tutti i giorni, non solo nelle polverose stanze delle burocrazie centrali”.
Il Governo, invece, di ascoltare e coinvolgere chi vive la scuola tutti i giorni, ha deciso di presentare un maxiemendamento che affossa la buona scuola che già esiste.
Per quanto riguarda i docenti di religione prendiamo atto che tutte le promesse e gli impegni degli esponenti del PD sono svanite. Dell’inclusione degli insegnanti di religione nel piano di assunzione previsto dal maxiemendamento e dell’inserimento dell’insegnamento della religione nell’organico dell’autonomia, che avrebbe voluto dire considerare tale insegnamento un fattore non soltanto aggiuntivo, ma pienamente funzionale al ruolo delle istituzioni scolastiche, Renzi se ne è lavato le mani.
L’inizio del nuovo anno scolastico si presenterà problematico. Lo strappo del Governo con con tutto il personale della scuola è certamente difficile da ricucire.
Lo Snadir continuerà la battaglia con tutti gli strumenti consentiti dalla legge per tutelare i docenti di religione e l’insegnamento della religione e per vedere realizzata l’immissione in ruolo di tutti gli incaricati annuali tramite uno specifico piano triennale di assunzioni.
 
Orazio Ruscica
Snadir - Professione i.r. - 26 giugno 2015

 

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