Il registro elettronico? Nessun obbligo se la scuola non offre gli strumenti adatti

Il registro elettronico? Nessun obbligo se la scuola non offre gli strumenti adatti

 
Su ricorso sostenuto dalla Federazione Gilda-Unams di Bari il giudice del lavoro di Trani annulla la sanzione del dirigente scolastico
 
 
"La mancanza di adeguata strumentazione a scuola all’epoca del fatto addebitato non può certamente attribuirsi alla volontà della docente". Con questa motivazione, il Tribunale di Trani ha annullato la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio per un giorno inflitta nel 2015 dal dirigente scolastico di un liceo di Barletta a una docente che non utilizzava il registro elettronico, ma il solo registro cartaceo.
 
Il dirigente scolastico voleva sostanzialmente imporre l’uso del registro elettronico, sebbene l’istituto scolastico non fosse neanche minimamente dotato di strumenti informatici riservati ai docenti.
Situazione che si verifica ancora in tante scuole, dove gli insegnanti sono spesso costretti a portare da casa il proprio computer, oppure ad annotare tutto a scuola sul cartaceo per poi trascrivere tutto a casa.
 
Partendo dal presupposto che nessun docente può essere obbligato a utilizzare strumenti propri per la compilazione degli atti della scuola, nel caso specifico del registro elettronico, tuttavia se il buon cuore dei docenti può far superare tale problematica, non è assolutamente accettabile il fatto di dover compilare il registro al di fuori della classe o addirittura a casa. Il registro personale del docente è difatti un atto pubblico e come tale deve essere compilato in classe in quanto l’insegnante, in qualità di pubblico ufficiale deve registrare all’istante quanto avviene in sua presenza. 
 
Alla luce di quanto detto, l’uso del registro elettronico dovrebbe essere deliberato solo nel caso in cui la scuola sia dotata di infrastrutture e strumenti tali da mettere il docente in condizione di operare in classe, ovvero nei casi in cui ci sia un’efficiente connessione wireless e ci siano pc o tablet a disposizione dei docenti in ogni classe. I dirigenti scolastici, da parte loro, non dovrebbero nemmeno proporne l’uso, qualora non vi siano le condizioni appena descritte sia per le difficoltà pratiche che, principalmente, per le conseguenze penali cui potrebbero andare incontro i docenti.

 

Snadir - Professione i.r. - 22 febbraio 2018, h.18.20

 

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