Errori nel calcolo dei contributi? Ti spieghiamo cosa fare!

La circolare Inps n° 169/2017 – che ha fatto slittare a una data successiva al 1° gennaio 2019 il termine per segnalare all’INPS eventuali contributi mancanti – non dovrebbe avere effetti negativi per la quasi totalità dei dipendenti pubblici anche nel caso in cui questi non dovessero provvedere alla verifica della propria situazione contributiva entro il termine sopra indicato.

Nella pratica, per tutto il comparto Enti locali (CPDL, CPS, CPUG) e per gli statali (CTPS), l’eventuale omissione contributiva non pregiudicherà la valutazione dei periodi di lavoro ai fini della liquidazione della pensione: accertata omissione, l’INPS si rivarrà sulle amministrazioni, ma i pensionati otterranno comunque la valutazione ai fini pensionistici di tutti i periodi di servizio effettivamente svolti alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, anche se oggetto di omissione contributiva non più sanabile per intervenuta prescrizione.
Così recita il testo della Circolare Inps n.169/2017 al punto 3: “anche in assenza di recupero della contribuzione dovuta alle predette casse, per avvenuto decorso del termine di prescrizione quinquennale, l’attività lavorativa svolta sarà considerata utile ai fini della liquidazione del trattamento di quiescenza; in questa ipotesi, tuttavia, ai sensi del comma 2 dell’art. 31 della L. n. 610/1952, l’onere del trattamento deve essere ripartito tra l’Istituto e le Amministrazioni datrici di lavoro”.
 
In sintesi, anche nel caso di mancata segnalazione di errori nel calcolo dei contributi, il docente non subirà nessun taglio contributivo. Consigliamo di effettuare comunque un controllo del proprio estratto contributivo (vedi indicazioni) per verificare che non esistano anomalie, in modo da evitare un sovraffollamento di procedure proprio a ridosso della cessazione dal servizio.
 
Nel caso in cui si dovessero rilevare contributi mancanti si può inoltrare richiesta di variazione attraverso tre diverse modalità:
  1. utilizzando il sito web dell'Inps (si accede al sito Inps con il proprio codice “Pin dispositivo”, si clicca "Fascicolo previdenziale del cittadino" e si va all'interno della pagina in cui si trova l'estratto conto contributivo).
  2. telefonando al n. 803164;
  3. rivolgendosi ad un patronato.
Per agevolare la verifica, gli interessati potranno utilizzare il Vademecum predisposto dallo Snadir per verificare e modificare autonomamente i dati contenuti nell’estratto contributivo utilizzando i proprio codice “PIN dispositivo” oppure lo SPID.
 
 

 

(*) Qualora trovassi difficoltà per  accedere alle aree riservate, puoi contattare nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalla ore 10,30 alle 13 e dalle ore 15,30 alle 19 il seguente numero help 3290399658

Snadir - Professione i.r. - 5 giugno 2018, h.21,30

 
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