5 luglio, Convegno Snadir a Roma sul precariato di religione
Si è tenuto a Roma presso l’hotel Nazionale il convegno di aggiornamento indetto dello Snadir dal titolo “Procedura di assunzione docenti precari di religione”.
 
Relatori del convegno, moderato dal Dott. Alessandro Giuliani, direttore responsabile di La tecnica della scuola, sono stati la Prof.ssa Laura Biancato, dirigente scolastica e coordinatrice della formazione degli animatori digitali del Veneto, che ha parlato dell’insegnamento della religione a scuola, tra tradizione, storia, cultura e innovazione digitale, il Prof. Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Federazione Gilda-Unams, che ha analizzato la situazione dei precari di religione e il Prof. Orazio Ruscica, segretario nazionale dello Snadir e presidente dell’ADR, che si è soffermato sulle questioni giuridiche più rilevanti in vista del nuovo concorso per gli insegnanti di religione.
 
Durante l’incontro sono intervenuti i parlamentari: Sen. Mario Pittoni (Lega), Sen. Francesco Mollame (M5S), Sen. Erik Umberto Pretto (Lega), On. Flora Frate (M5S), On. Maria Marzana (M5S), On. Germano Racchella (Lega).
 
Il convegno, che rientra nel progetto formativo dello Snadir e dell’Adr, ha dato la possibilità ai presenti di dibattere sulle nuove prospettive che si aprono in materia di insegnamento della religione, soprattutto in attesa della nuova procedura assunzionale e in seguito al decreto dignità appena approvato dal Consiglio dei Ministri.
 
Orazio Ruscica, segretario nazionale dello Snadir, ha dichiarato che tale decreto e` sicuramente un buon punto di partenza, poiché ci fa ben sperare che il nuovo Governo possa dare finalmente una risposta positiva alle legittime aspettative dei precari di religione: un concorso per soli titoli oppure un concorso riservato con prova solo orale non selettiva.
 
L’idea sarebbe quella di seguire il modello introdotto della provincia autonoma di Trento, dove si è operato in sinergia con l’Arcidiocesi, oltre che con i sindacati Confederali, per bandire un concorso per soli titoli, oltre che servizio svolto di almeno 36 mesi.
 
Durante il convegno si è parlato anche di valutazione della materia, che deve diventare analoga alle altre discipline e di una modifica urgente del decreto legislativo 62/17 che risolva il problema del carico di lavoro eccessivo dei docenti di religione in occasione degli esami di terza media.
 
A tal proposito, l’on. Flora Frate (M5S) ha espresso la sua meraviglia nel sapere che “ci sono migliaia di insegnanti di Religione che dal 2004 ad oggi sono risultati di vincitori di concorso ma ancora non sono stati assunti. Come del fatto che la disciplina non sia ancora stata configurata alla pari delle altre con una classe di concorso”.
 
Sul precariato scolastico, invece, Di Meglio ha ricordato anche che “Per i docenti di Religione, si potrebbe sicuramente introdurre una procedura semplificata. Nei prossimi cinque anni avremo 150mila pensionamenti del personale della scuola, i posti ci sono: è ovvio che bisogna realizzare delle procedure di selezione, ma vanno semplificate”.
 
Anche l’On. Maria Marzana, del M5S ha ricordato che se “se oggi ci troviamo con un precariato con queste proporzioni, il motivo va ricondotto nella scarsa periodicità con cui si sono svolti i concorsi. L’insegnamento della religione è una disciplina importante che merita la stessa valenza culturale delle altre: è giusto dare delle risposte congrue ai sacrifici di chi si spende per la formazione dei nostri alunni”.
 
Il sen. Mario Pittoni (Lega), presidente VII commissione al Senato, ha infine manifestato il suo accordo nei confronti del concorso riservato. “Chi vive da anni nella assoluta precarietà – ha ricordato– è giusto che venga stabilizzato. Peraltro, l’immissione in ruolo degli incaricati annuali di religione non comporterebbe alcun onere aggiuntivo per lo Stato perché per gli idr la ricostruzione di carriera è già contemplata nel periodo di precariato. La soluzione al problema del precariato – ha concluso il Presidente – rientra in un impegno di tutta la classe politica attualmente della maggioranza, cui si intende dare applicazione pratica”.
 
Al convegno era stato invitato anche il ministro dell’istruzione Marco Bussetti, che ci ha inviato una lettera dove ha messo in risalto il ruolo degli Idr nel sistema di istruzione e formazione italiana e si è impegna ad accogliere gli spunti, i suggerimenti e le criticità che emergeranno durante il convengo a cui non ha potuto prendere parte per impegnato in incarichi istituzionali. Inoltre ha sottolineato quanto il lavoro dei docenti di religione sia prezioso nel concorrere al pieno sviluppo dei nostri ragazzi.
 
 
 
Snadir - Professione i.r. - 5 luglio 2018, h.20,00
;