Istituita nel 2015, all'interno della legge sulla riforma della scuola, la Carta del Docente è lo strumento con cui utilizzare il bonus di 500 euro riconosciuto ogni anno ai docenti di ruolo e spendibile in attività connesse con la formazione e l'aggiornamento professionali.
Nel 2020, la Carta docente sarà estesa anche agli insegnanti precari con contratto a tempo determinato, supplenza o incarico annuale e fino al termine delle attività didattiche, per un importo inferiore pari a 300 euro annui.
Contro tale grave discriminazione lo Snadir aveva proposto ricorso al Tar del Lazio e successivamente al Consiglio di Stato. L’aggiornamento e la formazione costituiscono difatti un diritto di tutti i docenti (di ruolo e precari) e l’incentivo economico rappresenta una condizione indispensabile alla piena realizzazione e allo sviluppo della professionalità docente.
Nel mese di marzo, subito dopo l’estensione da parte della Ministra Azzolina dell’ampliamento del pacchetto degli hardware acquistabile con la Carta del docente, abbiamo chiesto, tramite la nostra Federazione Gida-Unams/Snadir, che la misura fosse estesa anche ai precari con supplenze annuali e fino al 30 giugno.
Il 16 aprile 2020 abbiamo scritto al Ministero dell’istruzione che il provvedimento fosse esteso anche ai 15.000 precari con incarico annuale che insegnano religione, ai precari con supplenze annuali e fino al 30 giugno, tutto ciò considerando che l’aggiornamento professionale è un diritto, oltre che un dovere, per tutti gli insegnanti e non solo per quelli assunti a tempo indeterminato.
Il Ministero ci ha risposto il 27 aprile scorso che la questione era stata sottoposta al livello politico.
Adesso esprimiamo soddisfazione per un provvedimento che ci dà ragione e che estende la Carta del docente a tutti gli insegnanti impegnati nella scuola con un contratto che copre sostanzialmente l’intero anno scolastico.