Documento del Consiglio Nazionale - 1/2 luglio 1994

L'insegnante di religione é un fedele laico che vive a pieno titolo, in base agli Accordi di Revisione del Concordato esplicitati dall'Intesa (DPR n.751 del 16/12/1985 e DPR n.202 del 23/6/1990), la condizione di lavoratore della scuola. Tale condizione implica tutta una serie di doveri ma é anche sorgente di diritti allo stesso modo degli altri operatori scolastici.

Alcuni insegnanti di religione, desiderando vivere da protagonisti la complessa problematica della loro condizione, hanno ritenuto associarsi, fondando lo SNADIR - Sindacato Nazionale Autonomo Degli Insegnanti di Religione, per promuovere e tutelare la loro professionalità.

Lo SNADIR tenta di essere una associazione sindacale così come auspicato da vari documenti del Magistero Ecclesiale. Lo SNADIR, infatti, si propone di essere una presenza all'interno della scuola italiana che ha come sorgente ed orizzonte i valori proclamati con continua sollecitudine dalla Chiesa nella dottrina sociale e con particolare intensità dall'attuale pontefice Giovanni Paolo II nelle varie encicliche o nei numerosi discordi tenuti in occasione di incontri con le diverse categorie di lavoratori.

Parlando dei diritti dei lavoratori, il Papa al n.20 della Laborem Exercens così si esprime:"Sulla base di tutti questi diritti, insieme con la necessità di assicurarli da parte degli stessi lavoratori, ne sorge ancora un altro: vale a dire, il diritto di associarsi, cioè di formare associazioni o unioni, che abbiano come scopo la difesa degli interessi vitali degli uomini impiegati nelle varie professioni. Queste unioni hanno il nome di sindacati. Gli interessi vitali degli uomini del lavoro sono fino ad un certo punto comuni per tutti; nello stesso tempo, però, ogni tipo di lavoro, ogni professione possiede una propria specificità (...)".

Lo SNADIR, in particolare, vuole sviluppare la propria azione ispirandosi ai seguenti principi derivati dall'insegnamento sociale della Chiesa (1):
a) il primato dell'uomo su ogni altra realtà sociale;
b) la promozione di tutto l'uomo e di ogni uomo;
c) il controllo della attività socio-politica-economica da parte dell'uomo;
d) partecipazione democratica alla suddetta attività:"passare da una concezione e da un atteggiamento rivendicativo nei confronti della società a una concezione e a un atteggiamento propositivo nella comunicazione, nella collaborazione, nella comunione"(2);
e) il bene comune come fine di ogni attività: implantatio di una rinnovata "ecologia sociale" (3).

Sostenuti da quanto affermato precedentemente intendiamo avviare una esperienza emblematica nel mondo della scuola ed in particolare fra gli insegnanti di religione cattolica per: partecipare alla cultura autoformarsi in vista di:"non soltanto aver di più, ma essere di più" (4) rendere un servizio di insegnamento più qualificato "evangelizzare il sociale": Una attività sindacale di ispirazione cristiana se condotta in modo corretto e con trasparenza può costituire di fatto una esperienza emblematica per "evangelizzare il sociale" (5).
 
A livello di strategia sindacale intendiamo attraverso adeguate proposte politico-sindacali e legittime azioni di pressione unite a specifiche attività di contrattazione, affrontare e risolvere:
  1. la definizione dello stato giuridico degli insegnanti di religione ( istituzione di un ruolo speciale attraverso adeguati provvedimenti legislativi);
  2. le varie questioni che gli associati si trovano ad avere con l'amministrazione statale sia in sede periferica che in quella centrale;
  3. problemi inerenti l'attività di patronato (ricostruzione di carriera, pratiche pensionistiche, congedi, ...).
Per poter essere incidenti in tale azione bisogna che il sindacato abbia potere contrattuale. Il potere contrattuale,innanzitutto, lo si acquista avendo quanto più possibile adesioni nel minor tempo.

Pertanto, chiediamo ad ogni docente di religione cattolica di ogni ordine e grado di scuola, se si trova concorde con queste proposte, l'iscrizione allo SNADIR (attraverso delega) e la partecipazione creativa alla sua attività.

Il Consiglio nazionale Snadir
 
 
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(1) Cf CEI - Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, Chiesa e lavoratori nel cambiamento. Nota pastorale, in Enchiridion CEI, Dehoniane, Bologna 1991, IV, pp.271-304
(2) Ibidem, p.293 (n.21d).
(3) Cf Costituzione pastorale Gaudium et Spes, n.26; Centesimus annus, nn.38 - 43
(4) Cf Laborem Exercens, n.20
(5) Cf CEI, Evangelizzare il sociale: orientamenti e direttive pastorali, "Documenti" 66, Elle Di Ci, Leumann - Torino 1992. spec. n.75
 

 
Professione i.r. 7/1994 - 1-2 luglio 1994

 

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