Concorso di religione: rinviare la pubblicazione del bando per lavorare al testo di un concorso straordinario
Le legittime aspettative dei docenti precari di religione, supportate costantemente dallo SNADIR, sono sempre state quelle di un concorso “straordinario”, per coloro che avessero maturato almeno 36 mesi di insegnamento con incarico su cattedra vacante, e uno scorrimento della graduatoria dell’unico concorso bandito nel lontano 2004 fino ad esaurimento.
 
Tali aspettative sono state totalmente disattese dalla legge n. 159/2019.
 
Difatti, a fronte di concorsi già svolti con procedure straordinarie per i precari con 36 mesi di servizio delle diverse discipline, la legge n. 159/2019 all’art.1bis prevede solo per i docenti di religione precari una procedura ordinaria da bandire, previa intesa con la Cei, entro il corrente anno 2020.  Un trattamento diverso che si traduce in una palese discriminazione nei confronti dei precari di religione cattolica.
 
Prima che finisca il 2020 il Ministero dell’istruzione potrebbe presentare alla Cei e alle organizzazioni sindacali rappresentative un testo definitivo di bando di concorso, così come previsto dall’art.1bis legge 159/2019, senza dare l’opportunità di migliorarlo.
 
Per questo motivo abbiamo chiesto al Governo di rinviare la pubblicazione del bando di concorso di cui all’art.1bis della legge 159/2019 per l’assunzione in ruolo di circa 6.600 docenti.
 
Non si tratta di un semplice rinvio. Il testo di legge deve essere emendato non solo con la proroga, ma con la predisposizione di una procedura straordinaria per l’assunzione del personale docente di religione con oltre 36 mesi di servizio e con la necessaria revisione del vincolo normativo del 70% delle cattedre da assegnare a ruolo.
 
La ratio dovrebbe essere quella di garantire la stabilizzazione completa di coloro che insegnano religione cattolica da oltre un triennio e di risolvere definitivamente anche la questione degli idonei del primo concorso che per anni hanno atteso di essere stabilizzati.
 
La richiesta dunque è quella di bandire per tali docenti un concorso straordinario preferibilmente per soli titoli, culturali e di servizio, sul modello della provincia autonoma di Trento, o in alternativa con sola prova orale non selettiva sul modello previsto per gli abilitati della scuola secondaria e dei diplomati magistrali”.
 
In sintesi lo SNADIR chiede al Ministero dell’istruzione di introdurre con la massima urgenza in un prossimo dispositivo di legge:
  • la scadenza stabilita dall’art.1bis della legge 159/2019 di bandire il concorso entro il 2020 – data l’emergenza epidemiologica da rinviare in un periodo presumibilmente meno soggetto alle restrizioni derivanti dalla predetta emergenza, diciamo circa i mesi di giugno/luglio 2021;
  • l’assunzione del personale docente di religione con oltre 36 mesi di servizio tramite una procedura straordinaria;
  • la rideterminazione in un triennio della percentuale dell’organico nella misura del 90%.
A sostegno di quanto su esposto, lo SNADIR ha chiesto alle forze politiche – in particolare alla Vice Ministra all’Istruzione On. Anna Ascani, alla responsabile scuola del PD Camilla Sgambato, al Presidente della 7° Commissione Istruzione al Senato, Sen. Riccardo Nencini e alla Presidente della 7° Commissione Istruzione alla Camera, On. Vittoria Casa – la presentazione e il sostegno di un emendamento alla Legge di Bilancio 2021 “Incremento posti di ruolo, procedura straordinaria assunzione e proroga data indizione bando di concorso docenti di religione”.
 
Lo SNADIR confida  nella possibilità di un ulteriore confronto con il mondo politico, affinché le problematiche dei docenti di religione precari possano trovare definitiva soluzione secondo le legittime aspettative degli stessi.
 
Orazio Ruscica,
segretario nazionale Snadir

 
Snadir - Profesisone i.r. - 27 novembre 2020 - h.20,30
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