
Abuso contratti a termine degli insegnanti di religione: la Cassazione dà ragione allo Snadir
Arrivano altre due sentenze favorevoli dalla Corte di Cassazione per gli insegnanti di Religione cattolica (Ordinanza 9323-2023 e Ordinanza n. 9300-2023). I giudici della Suprema Corte confermano ancora una volta che il protrarsi di rapporti lavorativi annuali senza soluzione di continuità, per un periodo superiore a tre annualità scolastiche, costituisce abuso nell’utilizzazione della contrattazione a termine, e che, nella menzionata ipotesi di abuso, sorge il diritto dei docenti al risarcimento del danno c.d. eurounitario.
Inoltre, la Cassazione ha sottolineato nuovamente che il mancato rispetto della norma dell'indizione triennale dei concorsi dopo il primo concorso, svolto nell’anno 2004, è stata la causa della illegittima prolungata reiterazione dei contratti a termine.
“Sono adesso 19 le pronunce della Cassazione – dice Orazio Ruscica, segretario nazionale dello Snadir e presidente della Fgu. La Magistratura conferma che la mancata indizione di un concorso dopo quello del 2004 ha di fatto impedito il funzionamento complessivo del sistema radicalizzando e cronicizzando la condizione di precarietà degli insegnanti di religione. Non perdiamo altro tempo per indire la procedura straordinaria”.
Lo Snadir continua ad avviare azioni legali finalizzate alla più ampia tutela dei docenti precari di religione, per informazioni su questa tipologia di ricorso, puoi scrivere l’indirizzo email dedicato ricorsi@snadir.it
Snadir - Professione i.r. - 5 aprile 2023 - h.18,15