I fatti della scuola sono sempre un’occasione per riflettere
Togliamo ai DS il potere delle sanzioni disciplinari
 
Una Maestra di posto comune è stata sospesa dal servizio per 20 giorni per aver recitato una preghiera in classe con i suoi alunni. Lo svolgersi della vicenda possiamo ricavarlo da quanto pubblicato dal giornale locale “Unione Sarda”.
 
Certamente la scuola non può proporre l’adesione ad una fede, pertanto la scelta della maestra è da ritenersi inopportuna; ma di ciò ha manifestato consapevolezza lei stessa avendo presentato le sue scuse ai genitori e al dirigente scolastico e in considerazione del fatto di non essere una insegnante di religione.
 
Evidentemente non è bastato, infatti il 2 marzo la maestra è stata convocata per notificarle la sospensione dal servizio per venti giorni (dal 27 marzo al 15 aprile).
 
A fronte di una scelta inadeguata da parte della maestra, l’amministrazione scolastica ha risposto con un provvedimento disciplinare assolutamente sproporzionato.
 
Eppure un dirigente scolastico dovrebbe sapere che in materia disciplinare è tenuto ad osservare i principi di gradualità e proporzionalità in relazione alla gravità dell’infrazione (art 2106, Codice civile). Il Dirigente scolastico avrebbe potuto ricorrere al “rimprovero verbale”, collocabile al  primo gradino dei provvedimenti disciplinari, ma ha preferito insistere nel chiedere all’ufficio territoriale di infliggere una sanzione tra le più gravi pur in assenza di infrazioni agli obblighi contrattuali di servizio da parte della maestra. Tale sanzione sarà annullata dal Giudice del lavoro a motivo della sproporzione tra i fatti contestati e la sanzione inflitta.
 
E’ tempo - in questo contratto collettivo nazionale di lavoro - di una revisione del potere disciplinare del dirigente scolastico che si trova a rivestire il ruolo di chi istruisce la pratica e, al tempo stesso, di chi ne desume la sanzione da infliggere.
 
 Orazio Ruscica, segretario nazionale Snadir e presidente nazionale FGU

 
Fgu/Snadir  - Professione i.r. - 7 aprile 2023 - 10,30
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