Fondo espero: una scelta da ponderare bene

Fondo espero: una scelta da ponderare bene

 

I Dirigenti nazionali e provinciali dello SNADIR hanno incontrato il 17 novembre scorso, presso l'Hotel Sheraton di Roma,  il Dott. Silvio Felicetti - esperto di contribuzione integrativa del Fondo Espero -  per un breve corso di formazione sul fondo stesso, nato in seguito all'accordo del 14\03\2001 tra Sindacati, Ministero ed Aran.
Durante il corso sono state illustrate  modalità di adesione e principi di convenienza,  sia per chi è già in regime di  TFR (cioè chi è entrato in servizio dopo l'1.1.01), sia  per chi -  pur in regime di  TFS (buonuscita), perché già in servizio al 31.12.00 -  vuole optare per il Fondo pensione integrativo.
Per chi si trova in TFR, o comunque può vantare pochi anni di servizio,  il problema non sussiste, l'adesione al Fondo pensione è sicuramente conveniente, dato che per tale personale della scuola il calcolo della pensione è comunque contributivo e il suo ammontare orientativamente dovrebbe aggirarsi attorno al 60% dell'ultima retribuzione: per questi docenti é quindi sicuramente conveniente  salvaguardarsi con una pensione aggiuntiva a quella che percepirà al momento del pensionamento.
Qualche perplessità rimane, invece, per coloro che hanno un servizio superiore a 5 anni:  costoro dovrebbero percepire, al momento del trattamento di quiescenza, il TFS maturato fino alla data di adesione al Fondo Espero, nonché la rendita (pensione integrativa) derivante dai contributi versati in loro favore e maturati dal momento della suddetta adesione in poi.
Vediamo comunque, nel dettaglio, in cosa consiste il Fondo Espero per quest'ultima categoria di lavoratori: 
a) Una prima parte di ciò che si percepirà al momento della pensione, come abbiamo già detto, è costituita dal vecchio TFS, cioè la buonuscita maturata prima dell'adesione al Fondo,  trasformata dalla data di adesione in TFR, capitalizzata e gestita dall'Inpdap, mantenendo intatto il suo potere d'acquisto e rivalutandosi dello 0.75 % del tasso di inflazione + l'1.5% fisso.
b) A queste somme viene aggiunta annualmente una quota del  TFR  - che si comincia a maturare dal momento del passaggio al Fondo -  pari al 4.91% della retribuzione annua lorda: anche tali quote vengono rivalutate di anno in anno dello 0.75% del tasso di inflazione + l'1.5% fisso.
L'ammontare complessivo delle somme di cui alle lettere a) e b) verrà liquidato, in soluzione unica, al momento della pensione.
Vanno invece a favore della "previdenza complementare", cioè andranno a costituire la pensione integrativa finale:
c) La restante quota del TFR che si comincia a maturare dal momento del passaggio al Fondo, pari al 2% della retribuzione annua lorda.
d) Il contributo del datore di lavoro, pari all'1.2% della retribuzione annua lorda.
Entrambi (c+d) vengono gestiti dall'Inpdap e rivalutati secondo la media dei 5 fondi più consistenti.
e) Ulteriore contributo del datore di lavoro pari all'1% della retribuzione annua
Lorda.
f) Contributo dal lavoratore, che può essere versato nella misura dall'1 al 3%
Della retribuzione annua lorda.
Entrambi (e+f) confluiscono nel Fondo Espero e vengono rivalutati secondo il tasso di rendimento del Fondo, orientativamente il 4.15% annuo.
Tutto ciò in teoria, ma nella pratica - a seguito delle simulazioni effettuate finora - non risulterebbe svantaggioso rimanere in regime di TFS (buonuscita); inoltre, non sarebbe da sottovalutare il beneficio di ricevere una buonuscita in un'unica soluzione, piuttosto che una buonuscita a cui si aggiungerebbe una rendita futura.
Pensiamo, quindi,  che sia il caso di non essere precipitosi in una eventuale adesione: infatti, decidendo di aderire entro il 31 dicembre 2005 per usufruire del bonus dell'1%  (la cui erogazione è limitata ad un periodo di 12 mesi; per questo consigliamo ai nostri iscritti di pazientare ancora un po' (la scadenza definitiva è stata prorogata al 2010), fin quando non avremo fatto luce su tutti quegli aspetti ancora non definiti e fintanto che saranno colmate tutte le lacune informative che , inevitabilmente, un nuovo sistema contributivo presenta nei primi mesi di applicazione:  per questo siamo costantemente in contatto con i funzionari del Fondo Espero che collaborano con noi per offrirvi un panorama quanto più chiaro possibile di ciò che può essere più o meno conveniente per ogni docente.

Orazio Ruscica

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