Le varie forme di abuso sull’infanzia. IRC come spazio di tutela, prevenzione e sostegno educativo
Le varie forme di abuso sull’infanzia. IRC come spazio di tutela, prevenzione e sostegno educativo
Roma, 3 maggio 2013 - Centro Congressi Cavour
Si è tenuto il 3 maggio 2013 presso il Centro Congressi Cavour di Roma il corso di formazione organizzato dall’ADR in collaborazione con lo SNADIR sul tema “Le varie forme di abuso sull’infanzia” a cui erano presenti: Don Fortunato Di Noto, presidente dell’Associazione Meter, Maria Suma avvocato e vicepresidente di Meter, Carlo Di Noto, direttore Meter, Adriana Passarello, Psicologa e Psicoterapeuta, Orazio Ruscica, Presidente Adr e segretario nazionale dello Snadir, Domenico Pisana, coordinatore nazionale per la formazione Adr, Marisa Scivoletto, direttore del corso e responsabile nazionale Adr e Paolo Masini, Consigliere e Vicepresidente della Commissione scuola di Roma Capitale. Al corso è intervenuta anche Mariarosa Cavalieri, responsabile dei ministeri a favore dei bambini per la Chiesa Cristiana Avventista del 7ºgiorno.
Un appuntamento fortemente voluto dall’Associazione docenti di religione e dal Sindacato nazionale autonomo degli insegnanti di religione, che ha affrontato una problematica cosi delicata come la tutela dell’infanzia contro la pedofilia e la pedo-pornografia.
Ad aprire la giornata di studi è stata Marisa Scivoletto che ha spiegato l’importanza della formazione non solo per trovare le risposte a questo fenomeno, ma per dare strumenti a difesa dei bambini, concludendo il suo discorso con la lettura delle dichiarazioni dei Diritti del Fanciullo del 1959. Dopo i saluti di Claudio Guidobaldi, responsabile regionale dello Snadir Lazio, ci sono stati gli interventi di Paolo Masini, che ha messo in risalto il significato della formazione, affermando che ‘dove si fa formazione c’è sempre un seme che nasce’ e poi di Domenico Pisana che ha spiegato l’importanza della formazione dei docenti di religione che attraverso questi corsi, possono trovare strategie educative per dare delle risposte alle problematiche infantili.
Durante la prima parte del corso Don Fortunato Di Noto dell’Associazione Meter ha dichiarato: “Dobbiamo dare esempi buoni per formare i bambini di oggi, dobbiamo porci sempre la domanda di chi sono i bambini che stiamo allevando per risolvere poi i problemi. La società può avvicinare il bambino ad una cultura pedofila – spiega Don Di Noto - attraverso nuovi linguaggi come internet o attraverso le grandi lobby della comunicazione. Purtroppo stiamo trasformando i bambini in adulti avvicinandoli in questo modo alla pedofilia. Non desideriamo affatto che i bambini rimangono bambini e non ci accorgiamo che in questo modo li avviciniamo ai pericoli – chiosa Don Di Noto - Dobbiamo evitare che la nostra vita venga invasa dai pericoli della rete, dobbiamo evitare che la mancanza di un’azione educativa possa svuotare il senso della vita”. A seguire la psicologa Adriana Passarello che ha analizzato il disagio causato dalla violenza partendo dall’incuria ovvero dalla trascuratezza nei confronti dei bambini sia a livello fisico che psicologico ed educativo, fino ad arrivare all’abuso fisico, psicologico e sessuale. L’avvocato Maria Suma, ha ricostruito le forme giuridiche per la tutela dell’infanzia,sottolineando l’importanza della legge di ratifica della Convenzione di Lanzarote (legge 170/2012) che ha introdotto due reati punibili: l’adescamento on line e l’istigazione a pratiche di pedofilia. Carlo Di Noto ha analizzato il linguaggio dei nuovi media di comunicazione e le modalità che la scuola può adottare per educare informando. Orazio Ruscica ha ribadito che il convegno è stato una occasione per far prendere coscienza dell’importanza della formazione culturale e didattica: “Ai nostri ragazzi devono essere dati gli strumenti per leggere la realtà dal punto di vista religioso e soprattutto deve essere consentito loro di vivere un’esperienza di vita serena e libera".
Serenella Napolitano
Snadir - Professione i.r. - 3 maggio 2013