Legge di stabilità 2014 contro la Monti-Fornero: i congedi e i permessi per la legge 104 validi ai fini del calcolo pensionistico

Legge di stabilità 2014 contro la Monti-Fornero: i congedi e i permessi per la legge 104 validi ai fini del calcolo pensionistico

 
 
Con l'approvazione della legge di stabilità 2014 anche da parte del Senato, sono state definitivamente accantonate le  penalizzazioni  previste dalla riforma Monti-Fornero  pensioni anticipate. Tale legge stabiliva che venivano considerati assimilati a prestazione effettiva di lavoro solo la  maternità obbligatoria, la malattia, l'infortunio, la cassa integrazione ordinaria e il servizio militare, tutti gli altri congedi o permessi venivano esclusi; tra questi, i congedi parentali, quelli per i donatori di sangue e i permessi per la legge 104.
Per i congedi parentali e le  donazioni di sangue si era provveduto a rimediare con l'approvazione della legge 125 del 30 ottobre scorso (legge di conversione dell’art.4 bis del decreto 101 sulla Pubblica amministrazione).  Con la legge di stabilità si è sanata anche la penalizzazione relativa alla legge 104/92;  il comma 3493, infatti, così recita: "All'articolo 6, comma 2-quater, del decreto-legge 29 dicembre 2011, n. 216, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 febbraio 2012, n. 14, sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: "nonché per i congedi e i permessi concessi ai sensi dell'articolo 33 della legge 5 febbraio 1992, n. 104".
La norma prevista dalla riforma Monti-Fornero aveva suscitato numerose proteste da parte di quei docenti  che avevano presentato domanda di pensionamento e che se l'erano vista respingere dall'INPS, in quanto i periodi di assistenza a familiari non autosufficienti non potevano essere conteggiati come giorni di lavoro effettivi. Ora invece anche questi periodi vengono computati ai fini del calcolo dell'anzianità contributiva per l'accesso alla pensione anticipata, senza che venga comminata alcuna penalizzazione.
 

Snadir - Professione i.r. - 3 gennaio 2014
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