Seppellita la scuola democratica

SEPPELLITA LA SCUOLA DEMOCRATICA

 
Con un ulteriore atto di arroganza da parte del partito di maggioranza, giovedì 9 luglio, è stato approvato in via definitiva il disegno di legge sulla riforma scolastica. Una legge fortemente contrastata dal mondo della scuola perché non accoglie nessuna delle richieste che sono state alla base delle mobilitazioni di questi mesi.
Il totale dissenso si è espresso soprattutto su alcuni punti critici: il finto piano di assunzioni, progressivamente ridimensionato (saranno soltanto 36.0627 gli immessi in ruolo al 1° settembre 2015), i poteri attribuiti ai dirigenti scolastici, la vessatoria e iniqua valutazione dei docenti, le deleghe in bianco concesse al Governo, anche su temi riconducibili alla contrattazione.
Inoltre questa legge si è “dimenticata” degli insegnanti di religione! Non ha preso in considerazione i colleghi che, nonostante avessero superato un concorso per titoli ed esami nel 2004, si trovano ancora in una condizione di precariato!
Lo Snadir, assieme alle altre organizzazioni sindacali, non accetta che le scuole diventino delle aziende sotto un padrone controllato da altri padroni!
Per questo motivo continuerà la sua lotta con tutti i mezzi possibili per difendere la democrazia e la libertà di insegnamento!
 
Orazio Ruscica
 
Snadir - Professione i.r. - 10 luglio 2015
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