Accanto agli insegnanti di religione. Da sempre. (Editoriale pubblicato su Professione i.r. 10/2017)

 Accanto agli insegnanti di religione. Da sempre.

 
La comunicazione da parte del Miur di voler procedere all’indizione di un nuovo concorso per gli insegnanti di religione e, comunque, di voler aprire un “tavolo” di confronto per cercare una soluzione alla condizione di precariato della categoria, è stata senza ombra di dubbio l’ultima di una lunghissima serie di tappe che hanno caratterizzato un cammino tortuoso, ma  proficuo, visti i notevoli risultati raggiunti. Un esito portentoso per la scuola e per l’intera categoria professionale, perché ancora una volta è stato riconosciuto e affermato il valore scolastico, culturale e sociale dell’insegnamento della religione e la sua  finalità formativa a sostegno e completamento del percorso di maturazione umana e culturale che bambini, ragazzi e giovani compiono nella scuola. 
 
Questa tappa fondamentale rappresenta un percorso irto di difficoltà che lo Snadir ha percorso per intero e dall’inizio con un lavoro costante, tenace e instancabile indirizzato al riconoscimento oggettivo della disciplina e della categoria professionale da parte dello Stato e della comunità scolastica.
Fin dalla sua nascita nell’ormai lontano 1993, lo Snadir ha voluto assicurare il suo impegno per tutti i docenti di religione e comunque per i docenti impegnati per una scuola che garantisca un progetto educativo illuminato e fondato su valori interculturali, interreligiosi ed ecumenici europei e mondiali.
Ci siamo sempre mossi con la prospettiva di riscattare gli Idr da una condizione di indigeribile precarietà e con la consapevolezza di raggiungere questo scopo non ingaggiando guerre e minacciando nemici, ma attraverso il confronto schietto e la tessitura di rapporti anche con chi la pensa diversamente.
 
Sintetizzare tutto il lavoro svolto fin qui è davvero arduo. Abbiamo raccolto firme, svolto convegni e corsi di aggiornamento per gli insegnanti, presentato ricorsi a tutela dell'insegnamento e dell'insegnante di religione, tenuto incontri sindacali, organizzato sit-in davanti al ministero, avviato un’incessante tessitura di relazioni fatta di contatti e di incontri con gli organi rappresentativi dello Stato, eseguito con cura meticolosa un lavoro quotidiano di consulenza e di aiuto amministrativo ai colleghi, ma soprattutto, abbiamo partecipato da protagonisti al riconoscimento dello stato giuridico degli insegnanti di religione, un vero e proprio evento storico per la categoria professionale.
 
Non è stato facile: fin da principio è stato necessario illustrare a molti colleghi le complesse fonti legislative, ribattere a pregiudizi laicisti, cercare una trasversalità al di là dei blocchi politici contrapposti. Tutto ciò è stato possibile soltanto attraverso una esperienza sindacale autonoma, capace di dialogare con tutti e di valorizzare ciò che è giusto, capace di ricordare a tutti valori e doveri. Un sindacato in dialogo con il potere, ma non in vendita. Un sindacato in funzione del servizio e del benessere di tutti e dei colleghi prima di tutto.
 
E così è stato in molte occasioni. Lo Snadir ha difatti il merito di aver posto all'attenzione del Governo, dei Parlamentari e delle organizzazioni sindacali la questione dello stato giuridico dei docenti di religione e di aver condotto da solo la lotta per il raggiungimento di questo obiettivo fino alla sua approvazione, nel luglio del 2003, quando il Parlamento approvò la legge 186/2003 che stabiliva il ruolo per gli insegnanti di religione.
Un obiettivo raggiunto anche grazie all’impegno costante profuso dal nostro sindacato orientato verso la necessità e l’urgenza di un disegno di legge che, per la conquista del ruolo, non prevedesse oltre al magistero di Scienze religiose anche la laurea civile.
Grazie allo Snadir, si mise dunque in moto la macchina parlamentare che consentì agli insegnanti di religione di acquisire il tanto legittimamente desiderato stato giuridico.
 
Gli insegnanti di religione hanno avuto dalla loro parte un sindacato che è sempre stato in prima linea nel prodigarsi perché il risultato definitivo risultasse quanto più favorevole possibile alla categoria. E questo anche perché non ci siamo lasciati trascinare dai modi sterili e pretestuosi di molte rivendicazioni sindacali, ma perché abbiamo da sempre avuto a cuore le questioni che affliggevano e affliggono gli insegnanti di religione, ponendoli come problemi di giustizia sociale e di vitale importanza per il futuro della scuola.
 
Negli anni siamo cresciuti in modo esponenziale nel territorio: da un nucleo di un centinaio di insegnanti, siamo oggi al 34% dei docenti di religione iscritti. E questo ha fatto sì che lo Snadir diventasse un interlocutore “rappresentativo” e credibile presso le istituzioni pubbliche, al pari di altre realtà sindacali ben più antiche e organizzate. Fino a diventare l’organismo privilegiato per il dialogo in seno alla tutela e alla valorizzazione delle condizioni professionali dei docenti di religione. Una realtà riconosciuta in primis dalle istituzioni e dai tantissimi parlamentari della maggioranza e dell'opposizione che abbiamo incontrato negli anni in occasione dell’approvazione della legge 186/2003 e che hanno scritto per il nostro Professione i.r. 4/2003, riconoscendoci così il merito delle nostre azioni, come l'On. Aprea, il Sen. Brignone, l'On. Gambale, Mons. Tosoni e  in particolare l’On. Taglialatela, relatore del disegno di legge alla Camera sullo stato giuridico degli Idr, che nell’intervista dichiarò che in Parlamento si era creata un’ampia convergenza su un testo che aveva accolto molti suggerimenti provenienti proprio dallo Snadir.
 
Ed è questo che vogliamo continuare a fare oggi: assicurare il nostro impegno e la nostra dedizione a favore di tutti i docenti di religione, offrendo suggerimenti per un “piano straordinario di assunzioni” che riconosca la grande forza educativa dell’Irc e accolga le legittime richieste dei docenti precari, garantendo loro una nuova prospettiva di stabilizzazione del proprio posto di lavoro. 

Orazio Ruscica
Segretario Nazionale Snadir

Snadir - Professione i.r. - 31 ottobre 2017
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