Un buon risultato per nuove tappe

Un buon risultato per ulteriori tappe
di Giosuè Tosoni *

Finalmente … è stata approvata in maniera definitiva la legge su "Norme sullo stato giuridico degli IdR degli istituti e delle scuole di ogni ordine e grado". Un parlamentare ha avuto modo di precisare che con questa approvazione "si è chiusa una vicenda che durava ormai da 17 anni". E un altro aggiungeva che "si è trattato di un atto di perequazione e di giustizia".

Don Giosuè Tosoni, Responsabile per il Servizio Nazionale per l'IRC

Lascio ad altri la presentazione del testo, a me preme offrire alcune valutazioni generali. Con questa legge l'IRC come tale esce rafforzato. Non è più un insegnamento "secondario" ma assurge ad essere un insegnamento "primario". Come è giusto. La religione deve poter essere oggetto di confronto critico. Non rappresenta un sapere minore, come da troppi anni si prospettava, anche se qualcuno continua ancora a considerarlo tale. Dopo questa legge ci si può dedicare ad altro, di altrettanto rilevante.
A parte lo svolgimento delle incombenze successive, di applicazione della legge, penso ad una professionalità degli Idr adeguata al nostro tempo, che possiamo purtroppo chiamarlo anche così: tempo di "Riforma scolastica" sempre rinviata (eppure necessaria). Bisognerà andare oltre il rischio di cadere in un insegnamento ripiegato su sé stesso per aprirsi al confronto interdisciplinare. E non solo.
Un'altra preoccupazione nasce dai troppi studenti che non svolgono, durante il tempo dell'apprendimento e della scuola, un confronto critico con la religione, comunque intesa: i non avvalentisi che per la maggioranza dei casi scelgono di "non fare niente". Perché non pensare ad un'alternativa obbligatoria? Si tratta di imparare dall'Europa, senza però mettere fra parentesi il caso italiano, che ha molti pregi. Il fatto che ad avvalersi dell'IRC in Italia sia ancora il 93% delle famiglie e degli studenti dice pure qualche cosa. E' un insegnamento che aiuta gli studenti a "leggere" dentro una storia ben precisa dove la religione cattolica ha avuto ed ha un ruolo preminente, per cui diventa difficile interpretarsi senza interloquire con essa. E' un insegnamento che, se fatto bene come molti Idr lo sanno fare, permette un proficuo confronto con la religione cattolica e così capirne l'apporto dato all'esistenza dell'uomo, in un tempo in cui tanti riferimenti si sciolgono come nebbia al sole. Ma l'uomo è sempre qui con i suoi interrogativi e con le sue attese. E la religione, tutte le religioni, in Italia la religione cristiano-cattolica in particolare, è qui per cercare e trovare delle risposte e delle prospettive.
A proposito della legge, un grazie a tutti coloro che si sono attivati perché venisse varata. E sono tanti, anche se il grazie più sincero va agli IdR stessi che con la loro generosità e pazienza hanno saputo costruire il tempo opportuno per un valido riconoscimento della loro professionalità e della disciplina da essi insegnata.

* Responsabile per il Servizio Nazionale per l'IRC

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