Lo Snadir presenta due ricorsi al Tar del Lazio contro la riforma della scuola. Incostituzionale, per lo Snadir, l’esclusione dei precari di religione dal piano di assunzione
Lo Snadir presenta due ricorsi al Tar del Lazio contro la riforma della scuola
Incostituzionale, per lo Snadir, l’esclusione dei precari di religione dal piano di assunzione
Nei giorni scorsi lo Snadir – che nel mese di agosto aveva annunciato che avrebbe impugnato davanti al TAR del Lazio la legge 107/2015, predisponendo nel contempo l’invio da parte dei docenti interessati di diffide al MIUR e ai vari Uffici Scolastici Regionali - ha presentato due ricorsi avverso il D.M. 470 del 7 luglio 2015 e il Decreto 767 del 17 luglio 2015, sostenendo che tali norme sono incostituzionali in quanto escludono i docenti di religione, che risultano abilitati all’insegnamento, dal piano di assunzione.
In particolare, l’esclusione dei docenti precari di religione dal piano di assunzione viola gli artt. 3 e 97 della Costituzione, in quanto dimentica gli idonei del concorso del 2004 e si pone in contrasto con i principi sulla stabilizzazione dei lavoratori precari statuiti dalla Corte di Giustizia europea.
La legge di riforma della scuola, in modo irragionevole, esclude i docenti di religione incaricati annuali con un servizio superiore a tre anni e quelli idonei a seguito del concorso del 2004 dal piano di assunzione nonostante essi siano nominati su posti vacanti e disponibili sull’organico di diritto e nonostante la loro immissione in ruolo avverrebbe sostanzialmente a costo zero.
Snadir - Professione i.r. - 19 ottobre 2015